venerdì 8 gennaio 2021

QUAND LE CIEL BAS ET LOURD...

Sono giorni lenti, faticosi, pesanti.

La scuola è ricominciata da ieri, e sembra si vada avanti da mesi.

Durante le vacanze ho cercato di pensare, immaginare, programmare, studiare - ne avevo voglia e bisogno. Poi il balletto del "rientriamo al 75%", "no, al 50%", "no, ancora in DaD" ha mandato tutto in malora.

Alterno momenti di grande carica, come ieri, dopo le lezioni in QuintaDiesel e QuartaSprint, a momenti in cui vorrei solo infilarmi sotto il piumone. I ragazzi non stanno meglio. Le ultime settimane di dicembre e i lavori di scrittura libera che ho corretto durante le vacanze hanno sollevato il coperchio su una realtà di disturbi del sonno e dell'attenzione, sintomi simil-depressivi, ansia, attacchi di panico, situazioni familiari difficili o difficilissime, lutti che - in questa situazione - sono ancora più difficili da elaborare.

Non so come ne usciremo, perché si ha la sensazione di non riuscire mai, per davvero, a ricaricare le energie. La continua incertezza su ciò che sarà domani non aiuta. Probabilmente - e credo che non mi sarei mai sognata di dirlo - starei meglio se sapessi di dover proseguire a distanza fino a giugno: un bel pianto, una bella crisi di nervi, e poi mi rimetterei in pista, a cercare di lavorare in modo ragionevole. Invece, è tutto un tirare a campare, che non fa bene a nessuno.

Tra poco, sarà ormai un anno di non-scuola.

4 commenti:

  1. Ciao, ti leggo da tanti anni (orfana inconsolabile del tuo precedente blog) ma non credo di aver mai commentato. Per fortuna i miei figli sono ancora alle medie e alle elementari e lo spettro della dad per ora ce lo siamo scampato, ma ricordo ancora con raccapriccio lo scorso anno scolastico. Mio figlio grande, ora in terza media, era esattamente nella situazione che hai così ben descritto: sonno disturbato, concentrazione zero, rendimento scolastico a picco e socialità inesistente; speriamo che le doti di resilienza dei ragazzi abbiano la meglio, confidando che sia l'ultimo anno scolastico che passano così. Grazie davvero per tutto quel che fate per loro, leggere i vostri blog (il tuo, murasaki, milady, castagna) mi ha aperto un mondo sull'altro lato della scuola, quello che da genitori siamo sempre così pronti a criticare senza sapere quello che c'è dietro...

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  2. @simona: ti giuro che, a leggere il tuo commento, mi sono commossa. grazie per l'alta fedeltà (cit. Nick Hornby)
    P.S: comunque una di noi prof blogger (non ti dirò chi) è ormai una star del web e dell'editoria: cerca (su Facebook e in libreria) Portami il diario

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  3. Già fatto, dalla creazione della pagina (l'aveva menzionata sul blog prima di oscurarlo... Sigh! Altra triste perdita). Noi lettori fedeli (e silenziosi) siamo bravi investigatori!

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  4. Posso unirmi al ringraziamento di Simona? Io pure ricordo con struggente nostalgia le tue narrazioni, quelle della ‘Povna, dello Scorfano, di Murasaki (che ancora seguo)... E niente, all’epoca ero una giovanissima supplente e per me eravate un corso d’aggiornamento costante. Indimenticate prof blogger, grazie!

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QUAND LE CIEL BAS ET LOURD...

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