mercoledì 23 settembre 2020

CASIDACOVID 2

Al momento, nello Scuolonesuperiorone, le classi frequentano al 50% su turnazione settimanale.

L'altro giorno, in una classe prima:

Prof: "Mi spiace molto per questa situazione, soprattutto per voi di prima: chissà quando riuscirete a conoscervi tutti, anche con l'altra metà dei compagni...".

Alunno: "Prof, ma noi ci conosciamo già: abbiamo fatto un gruppo Whatsapp e sabato siamo andati tutti insieme a mangiare al MacDonald".

#noncenecoviddi

martedì 22 settembre 2020

CASIDACOVID

  • Primo caso di Covid accertato nello Scuolonesuperiorone.
  • Come da protocollo di Regione LombarDIE, la classe (meglio, la metà classe che ha frequentato con il caso infetto) è in quarantena per due settimane, ma senza fare il tampone. I docenti che hanno lavorato in quella classe possono richiedere il tampone, ma devono prestare regolare servizio.
  • Un genitore oggi ci informa che domani non manderà suo figlio a scuola, perché uno dei docenti che ha richiesto il tampone ha due ore di lezione e potrebbe infettarlo.
  • Il genitore lavora in uno dei locali della "via della movida" della città.

mercoledì 16 settembre 2020

MEZZO SERVIZIO, DOPPIO LAVORO?

Come è possibile fare lezione con metà alunni in classe e metà a casa?

Mi angustio e arrovello da giorni, ma davvero non riesco a trovare una soluzione.

La via facile, sulla cui validità didattica ho però più di un dubbio, sarebbe quella di trasmettere via streaming la mia lezione a chi resta a casa. Già, però servirebbero una strumentazione tecnica adeguata (e nello ScuoloneSuperiorone è da anni in corso una guerra senza tregua con il comparto tecnico) e una connettività da CNN o Al Jazeera - e LiceoFigo, che condivide con noi i cavi della fibra, pur con una faraonica e millimetrica organizzazione partita a luglio, lunedì mattina ha acceso tutte le LIM, le ha connesse alla rete e il sistema è collassato nel giro di mezz'ora.

La via difficile, praticamente impossibile, è quella di pensare a due attività parallele per chi è in classe e chi è a casa, ma sono tormentata da due questioni:

1. io dedico l'80-90% del mio tempo in classe alla lettura, analisi e commento dei testi, già riducendo al minimo e affidando a studenti, manuale ed altri supporti le parti teoriche: come faccio a lasciare al lavoro autonomo degli studenti testi come La ginestra o Rosso Malpelo o la Prefazione a La coscienza di Zeno? Che senso ha leggere - a scuola, non all'università per un esame da non frequentante - quei passi senza la ricchezza, la varietà, l'imprevedibilità del lavoro di una comunità ermeneutica?

2. sono certamente in grado di predisporre dei materiali che in qualche modo sostengano e "compensino" il lavoro autonomo di chi lavora da casa: l'ho fatto per tre mesi e mezzo, durante la DaD, ma l'ho fatto avendo la metà delle ore di lezione, senza il dispendio di tempo di andate e ritorni da scuola, ore buche et similia, ed è stato comunque massacrante. Preparare una doppia lezione, in presenza e a distanza, per tutte le 18 ore di lezione, è un bagno di sangue non sostenibile per più di un paio di settimane.

E quindi? E quindi non lo so, per la prima volta, in quasi vent'anni di insegnamento, davvero non lo so. Anche perché PresideManager, dopo anni di decisionismo duro&puro, è timoroso, ondivago e beccheggiante. 

E a me sta venendo il mal di mare.

venerdì 4 settembre 2020

I RECUPERANTI

Erano solo quattro, come i cavalieri dell'Apocalisse: Stolidità, Ignoranza, Inconsapevolezza e Scazzo.

Ci hanno messo un'ora (in quattro) a tradurre una frasetta con la prima declinazione, il presente indicativo e due complementi indiretti.

Non erano in grado di distinguere un genitivo plurale da un ablativo singolare.

Ma io sono entrata in una classe che non fosse la Terra desolata.

Ho fatto l'appello.

Ho acceso la LIM (che non funzionava, of course).

Ho scritto alla lavagna col gesso.

Ho tossito polvere di gesso che, coviddi, lèvate proprio.

Ho spiegato regole, inventato esempi, posto domande.

Ho fatto, per la prima volta da venerdì 21 febbraio 2020, dopo centonovantasei giorni, il mio lavoro, quello vero, quello che amo.

(mi sono commossa? naaah...)


mercoledì 2 settembre 2020

SI RICOMINCIA

Una lunga e (quasi) pigra estate cercando di disconnettermi il più possibile dalle notizie e dai discorsi sulla scuola.
Gli ultimi quindici giorni di agosto in mezzo al nulla di una valle sperduta sulle Alpi, dove non prendeva neppure il telefono.
Quattro giorni di tg e articoli e notizie sui social, due riunioni in streaming e ho già voglia di grappa.

Ad orari non consoni.

QUAND LE CIEL BAS ET LOURD...

Sono giorni lenti, faticosi, pesanti. La scuola è ricominciata da ieri, e sembra si vada avanti da mesi. Durante le vacanze ho cercato di pe...